La meditazione alle Olimpiadi

Le pratiche meditative fanno parte delle Olimpiadi da 40 anni. No, non come disciplina sportiva, ma come strumento fondamentale degli atleti professionisti, uno di quelli che può fare una differenza enorme quando si tratta di prestazioni e competizione.

Nel 1984, Jon Kabat-Zinn, il fondatore della Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR), ha introdotto la meditazione nella routine della squadra di canottaggio degli Stati Uniti, contribuendo a un importante risultato, la medaglia d'argento. Da allora, la considerazione dei benefici della meditazione nello sport è cresciuta costantemente e alle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata introdotta una mindfulness zone all'avanguardia per supportare gli atleti.

Chi sono i più assidui frequentatori di quest’area?

Novak Djokovic - Serbia

Novak Djokovic ha concluso la sua partecipazione alle Olimpiadi con una prestazione impressionante, conquistando la medaglia d'oro nel tennis maschile. Il campione serbo ha dominato il torneo, confermando ancora una volta la sua eccezionale forma e solidificando il suo status come uno dei più grandi tennisti di tutti i tempi.

Djokovic considera la meditazione una parte cruciale della sua routine quotidiana.

"La meditazione è davvero importante per me; è uno dei momenti principali della mia giornata, non solo per l’allenamento o per la mia carriera nel tennis - ha dichiarato Djokovic - Ho incorporato aspetti della meditazione nella mia vita, mi fanno sentire bene. La meditazione può essere molte cose, nel caso degli atleti professionisti, siamo sempre attivi: abbiamo bisogno di molta energia in campo, un livello di concentrazione molto alto, e penso che le tecnologie odierne e le distrazioni che abbiamo non ci permettano di prestare la necessaria attenzione al rilassamento, alla respirazione, alla fondamentale fase di ricarica delle batterie, a noi stessi" ha aggiunto.

Simone Biles - USA

Biles Meditazione

La vincitrice di quattro medaglie d'oro olimpiche è tornata a gareggiare dopo una pausa di due anni, conquistando il primo posto al Core Hydration Classic il 5 agosto.

Durante le Olimpiadi di Tokyo 2020, dopo aver accusato dei "twisties", blocchi mentali che causano ai ginnasti la perdita della percezione della loro posizione a mezz'aria, Biles prese la decisione coraggiosa di ritirarsi da diverse competizioni per concentrarsi sul suo benessere mentale, portando alla luce la pressione enorme a cui sono sottoposti gli atleti di élite. Questa scelta, accolta inizialmente con sorpresa e critiche, è stata poi ampiamente riconosciuta come un atto di grande forza e consapevolezza, aprendo un dialogo globale sulla necessità di mettere la salute mentale al primo posto nello sport. Nonostante le sfide, Biles è tornata a competere con rinnovata determinazione, dimostrando che prendersi del tempo per la propria salute non significa rinunciare ai propri sogni.

"Ho lavorato molto su me stessa, faccio ancora terapia settimanalmente, ed è stato così emozionante tornare qui e avere la fiducia che avevo prima" ha detto Biles in un'intervista con CNBC.

Manu Bhaker - India

Manu Bhaker, tiratrice indiana specializzata nel tiro a segno con pistola, ha ottenuto risultati straordinari alle Olimpiadi di Parigi 2024, vincendo due medaglie di bronzo. In un'intervista dopo il suo trionfo, Manu Bhaker ha rivelato che si è costantemente avvalsa della supervisione del suo insegnante di meditazione come parte integrante del suo allenamento, il che l'ha aiutata a migliorare la sua compostezza e concentrazione. La coerenza di Bhaker è emersa chiaramente poiché non è mai uscita dai primi tre posti durante tutta la finale a otto donne.

Malaika Mihambo - Germania

Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Malaika Mihambo ha difeso con successo il suo titolo olimpico nel salto in lungo. Nonostante un inizio difficile nelle qualificazioni, con due salti nulli, Mihambo è riuscita a qualificarsi per la finale con un salto di 6,86 metri. Nella finale, ha conquistato la medaglia d'oro con un salto decisivo di 7,11 metri, dimostrando ancora una volta la sua abilità di esibirsi al meglio sotto pressione​

In un'intervista del 2022, Mihambo ha detto: "La meditazione è la chiave della mia preparazione, la meditazione ti aiuta ad aumentare il tuo focus, a mantenere la concentrazione su una cosa per un lungo periodo di tempo. Ed è anche importante perché impari a ritirarti da tutta la pressione che ti circonda, che ti distrae. Ti aiuta a concentrarti sul momento che hai ora e ogni opportunità che hai in quel momento".

Tom Daley - Gran Bretagna

Tom Daley ha vinto la medaglia d'argento nel tuffo sincronizzato dalla piattaforma di 10 metri insieme al suo partner Noah Williams. La coppia britannica ha totalizzato 463,44 punti, finendo dietro al duo cinese composto da Yang Hao e Lian Junjie, che ha vinto l'oro con 490,35 punti. Questo argento rappresenta la quinta medaglia olimpica di Daley, completando così il suo set di medaglie che include ora oro, argento e bronzo ottenuti in cinque partecipazioni olimpiche diverse.

In un'intervista alla BBC, Daley ha condiviso che il suo viaggio con la meditazione è iniziato nel 2016, grazie a un suggerimento di suo marito, Lance. "Quando Lance ha suggerito per la prima volta la mindfulness e la meditazione nel 2016, ero un po' scettico, ma ha completamente cambiato la mia prospettiva," ricorda Daley. "Bastano 10 secondi di concentrazione sulla respirazione, mi aiuta davvero a dimenticare qualsiasi preoccupazione su ciò che potrebbe essere successo o ciò che potrebbe accadere e semplicemente vivere il presente."

La pratica di meditazione di Tom, insieme alla sua creativa attività di lavoro a maglia, è diventata una parte integrante della sua routine, aiutandolo a rimanere calmo e centrato sia dentro che fuori dall’acqua.

Gli studi scientifici

Il rapporto tra meditazione e prestazione atletica è un campo di studi in crescente espansione, con numerose ricerche che evidenziano i benefici della meditazione per gli atleti. La meditazione, in particolare la mindfulness, è stata associata a miglioramenti nella concentrazione, riduzione dello stress e maggiore consapevolezza del corpo, tutti fattori cruciali per la performance sportiva. Uno studio pubblicato nel Journal of Cognitive Enhancement ha mostrato che gli atleti che praticavano la meditazione mindfulness riportavano una riduzione dell'ansia pre-gara e una maggiore capacità di rimanere focalizzati durante le competizioni (Baltzell et al., 2014). Una ricerca apparsa sul Journal of Sports Sciences ha evidenziato che la meditazione può migliorare la resilienza psicologica degli atleti, permettendo loro di gestire meglio le sconfitte e mantenere una mentalità positiva (De Petrillo et al., 2009). Questi risultati suggeriscono che l'integrazione della meditazione nei programmi di allenamento sportivo potrebbe essere un potente strumento per ottimizzare le prestazioni e promuovere il benessere psicofisico degli atleti.

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