Entra pure, è aperto!

Benvenuta o benvenuto!

Temo che dovrò usare il maschile come neutro, anche se la sovra-estensione di un genere non mi piace affatto: lo faccio un po’ perché mi sono accorta che mentre guido una lezione di yoga è davvero controproducente avere continue declinazioni di genere, dilunga e distrae, un po’ perché l’inclusione di genere rischia di diventare l’esclusione di altri gruppi. Confido nella tua comprensione, sorellə. Chiunque tu sia sono felice se mi stai leggendo!

Sono Daria e Kundalini Beat è il mio studio di yoga immaginario. Sono pur sempre una donna Pesci, e appena ho completato il mio primo Teacher Training, il corso che abilita all’insegnamento dello yoga nel mondo, ho aperto d’istinto un account Instagram guidata dalla voglia di condividere le cose che stavo imparando.

Era il 2021 e ancora avevo un impiego a tempo pieno in azienda, cosa che progressivamente si è rivelata incompatibile con la ricerca del mio dharma, motivo per cui a fine 2023 “ho mollato tutto”, come si potrebbe descrivere da fuori. A distanza di sei mesi posso dire che invece ho finalmente cominciato ad afferrare le cose, ma questo è un altro discorso.

Dicevo: ho iniziato a immaginare di aprire una scuola di yoga appena sono diventata insegnante, e non ho più smesso. Tuttora ogni tanto ci entro, guardo la luce entrare dalle vetrate, ascolto lo scricchiolio del parquet, srotolo i tappetini, sistemo i bolster, conto i blocchi… Tutto nella mia testa. Non sono ancora pronta, nella realtà. Ma mi sto preparando!

Sto viaggiando per il sudest asiatico insieme al mio compagno, e sto cercando di imparare da più scuole e tradizioni possibile, per avere tutti gli strumenti che mi servono per passare dalla fantasia alla realtà.

Ora sono in una fase intermedia: il progetto. E il progetto prevede che ci sia una fase DIGITALLL, con tre L perché è una parola che mi ha devastato l’esistenza negli ultimi anni e la devo esorcizzare, ma inutile nascondersi sono una piccola nerd. Quindi HO FATTO IL SITO - non che ci voglia molto oggidì, ma EHI, l’ho fatto, è già qualcosa di più condivisibile del boschetto della mia fantasia (cit., sorry sorry…).

All’inizio l’ho fatto perché Instagram non mi piaceva più. Il discorso sarebbe lungo, ma insomma: primo, non sono un’amante dei video brevi che mi piovono addosso, né quelli che dovrei fare io, né quelli che dovrei guardare (preferisco scegliere); secondo, so anche troppo bene che per aumentare il pubblico finisci a seguire trend polarizzanti.

E allora cominci a dire che il vero yoga non è solo asana, e rischi di diventare un santone improvvisato o uno psicologo non autorizzato. Oppure cominci a pensare che non può insegnare yoga chi non si è fatto almeno un anno a Manipur o quattro a Mysore; che namaste non si dice, oppure sì si dice basta che tu sappia davvero cosa vuol dire (…); che puoi vestirti come ti pare, ma meglio se con questi leggings sostenibili a 200€; che Pattabhi Jois era un santo, anzi no un molestatore; oppure addirittura che devi fare yoga per dimagrire, anzi no per rivendicare il tuo corpo; che in trikonosana devi aprire di più le anche, anzi no perché nessuno vuole davvero stare chiuso tra due lastre di vetro… CHE FATICA.

Preferirei fare yoga.

Quindi: sto lavorando a dei percorsi che mi permettano di trasmetterti questa cosa bellissima che è per me lo yoga, così magari diventa bellissima anche per te, e anche se ne avremo esperienze diverse andrà bene così… La speranza è che comunque dopo saremo tutti più felici e meno incazzati. Un sogno.

I primi esperimenti stanno andando benissimo, anche se il sito non è ancora pronto, perché i corsi sono un bel mix di contenuti, formati e metodi diversi. Il mio modo di insegnare yoga è in effetti un po’ diverso dalle lezioni frontali, che mi sembra siano lo standard in Italia.

Ne parlerò meglio nel tempo, ma ora non resisto e lascio qui la prima recensione che ho ricevuto, non si sa mai che ti venga voglia di scrivermi per saperne di più 🫶

“Era da tanto tempo che volevo cominciare un corso di Yoga, ma non riuscivo a trovare un momento libero fra i mille impegni della mia agenda. Quando ho scoperto i corsi online di Kundalini Beat ho capito che finalmente avevo la mia occasione. Daria mi ha preso per mano in questa nuova avventura con pazienza, entusiasmo e una grande empatia. Il mix di call, schede personalizzate e video mi ha permesso di fare pratica quotidiana in sicurezza e ho sentito da subito che pian piano recuperavo energia sia fisica che mentale. Con il passare delle settimane ho sentito che i risultati sono diventati più duraturi e profondi. Viva Kundalini Beat!”

Grazie, Federico 🥹

Sul sito non si possono ancora fare prenotazioni, ma trovi un manifesto in cinque punti che secondo me risponde a tutti i principali flame di settore che drenano energia altrove (scusa se flexo ma sono pienah), ci sono le anteprime dei percorsi su cui sto lavorando e ci sono i primi approfondimenti su alcune tradizioni. Non c’è molto altro, ma piano piano arriveranno cose: se ti interessa, puoi lasciarmi la tua e-mail nelle sezioni dedicate e ti aggiorno.

Ora vado a fare una lezione di Yintelligence: un copy tremendo, un corso di consapevolezza corporea bellissimo. Poi te ne parlo ☺️

Ciao 👋

P.S. Questo blog sarà letteralmente un diario, quindi avrà un registro informale e potrebbe prendere la forma di un flusso di coscienza… Ah, lo avevi capito? Grande. Sii forte, ne varrà la pena. Sono una persona seria, giuro.

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